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UN PROGETTO NATO NEL 2007:
SOSTITUIRE IL PROPULSORE YAMAHA DEL TMAX CON UN ALTRO BICILINDRICO, MA PIU' PERFORMANTE, QUELLO DELLA DUCATI 749.
L'idea nasce nel 2007 dalla mia grande passione per questo maxiscooter, per il TMAX, dalla voglia di renderlo unico a livello motore e ciclistica. Non una semplice elaborazione ma una totale trasformazione. Comincio cosi' ad elaborare una bozza di progetto, con misure e accorgimenti vari per bilanciare bene il Protex, mi organizzo con i ricambi necessari, è ora di passare alla pratica, impostando (un po scettico) il motore sul telaio e cercando di creare i primi attacchi, mi rendo conto che il motore calza perfettamente al telaio, vado avanti e monto il forcellone, il mono, creando e tagliando gli attacchi dove è necessario. Successivamente provo la ruota posteriore del TMAX originale, ma fin da subito capisco che non è il caso, non si adatta, è allora perchè non mettere il cerchio della 749?. Sorprendente, la parte posteriore è assemblata. Mi dedico al serbatoio, lo realizzo in alluminio da 5,5 lt., creando con il tornio delle boccole per alloggiare la pompa benzina e per fissarlo sul telaio. Ora tocca alla forcella, deriva da quella del Tmax doppio disco, filetto gli steli e vi alloggio i foderi della forcella Ducati. Doppio scarico artigianale realizzato dalla Fuorigirimoto . Finito il tutto passo a costruire il perno ruota anteriore. Impianto frenante Brembo, per quanto riguarda dischi e pinze, mentre i tubi freno aeronautici in treccia con raccordi in Ergal sono della Fren Tubo. Ora il prototipo ha le gambe!!! Ma dovrà pur muoverle..... Inizio a predisporre l'impianto refrigerante, posiziono il radiatore in alto davanti allo scudo, e tutte le sue tubazioni, tramite terminali di giuntura realizzati con il tornio. L'alloggiamento dell'impianto elettrico richiede varie modifiche sui cavi. Poi è il turno dei terminali, che costruisco partendo da zero, e dei collettori, modificati, piegati e cromati, cambio e freno posteriore, derivanti da una R1, con qualche piccola modifica vanno alla perfezione. Montiamo i tubi di alimentazione, la strumentazione GPT ed è tutto pronto per la prima accensione, l'emozione è fortissima, che entusiasmo nel sentirlo finalmente in moto, lo proviamo e il primo collaudo è positivo, rientriamo in officina, smontiamo il protex per occuparci della parte estetica, aggressiva la vista del frontale, con lo scudo privo di gruppi ottici e abbondantemente traforato, mentre il parafango risagomato risulta essere più tagliente, concordi sulla colorazione del telaio, rosso, siamo incerti sulla colorazione delle plastiche, ma perchè no verde Kawasaki e arancione, i due colori, peraltro in versione fluo, che in teoria farebbero a pugni, su un mezzo fuori dal comune come questo, sono in linea. Per molti sarà discutibile... ma lasciamoli parlare! IL RISULTATO è quello che ci aspettavamo: UN MOSTRO CON CUORE E RETROTRENO PRESI DA UNA DUCATI 749 E ABILMENTE RIADATTATI PRE COSTRUIRE UN INSIEME TANTO PAZZESCO QUANTO AFFASCINANTE ED EFFICACE: PROTEX PROTOTIPO PROTEICO by Bruno Fuorigirimoto
STABILE E VOLOCE IN OGNI TRATTO DELLA PISTA CON I SUOI:
99,3 CV - 290 KM/H
Bruno